The Witcher, l’opera dark fantasy nata dalla mente di Andrzej Sapkowski, ha riscosso negli anni un successo enorme e, come tutti i brand di grande fama, ha avuto delle derivazioni nei vari media. La particolarità di questa saga è, però, quella di aver avuto due strade parallele. La prima, derivante dall’opera letteraria originale di Sapkowski, ha dato vita alla serie TV polacca di parecchi anni fa e recentemente, alla serie TV Netflix; la seconda, invece, derivante dalla trilogia videoludica di CD Projekt RED, ha generato una serie di fumetti sullo strigo.
The Witcher e il passaggio dai videogiochi ai fumetti
In seguito allo straordinario successo di The Witcher 3: Wild Hunt, terzo capitolo videoludico, la Dark Horse, in collaborazione con CD Projekt Red, ha pubblicato il primo fumetto “La Casa di Vetro”, scritto da Paul Tobin, disegnato da Joe Querio e con in copertina un’illustrazione di Mike Mignola.
Geralt di Rivia si trova nei pressi della Foresta Nera situata ad Angren, una regione dei regni settentrionali. Qui fa la conoscenza del cacciatore Jakob Ornstine il quale gli racconta della moglie Marta, trasformata in bruxa nove anni prima e rimasta intrappolata tra la vita e la morte nei pressi della Foresta Nera. I due decidono di incamminarsi insieme verso l’uscita dalla Foresta: per riuscire a sfuggire a una strega delle tombe e a un leshen si trovano costretti però a seguire uno stormo di uccelli, guidato da Marta, che li conduce dentro La Casa di Vetro, una casa maledetta da cui è impossibile sfuggire. Al suo interno, Geralt e Jakob fanno la conoscenza di Vara, una succubus rimasta intrappolata anche lei. I tre cercheranno poi di trovare un modo per evadere dalla Casa di Vetro e Geralt deciderà di investigare più a fondo per scoprire la verità dietro a tutti gli avvenimenti accaduti o che accadranno di lì a poco.
La Casa di Vetro, tra tutti i fumetti pubblicati, è quello più vicino alle atmosfere di Sapkowski. La Foresta Nera è un ambiente cupo, opprimente, pieno di creature che perfino Geralt preferisce evitare di affrontare. La Casa di Vetro è una casa infestata, maledetta, ma che allo stesso tempo si modifica sembrando viva e dando quella sensazione di magia e illusione. Le atmosfere del fumetto ricordano molto quelle di Hellboy, una delle principali serie della Dark Horse, non è un caso se la copertina del volume sia stata illustrata proprio da Mignola. Negli altri volumi successivi le atmosfere si faranno via via sempre più leggere e meno oscure, distaccandosi maggiormente dall’immaginario di Sapkowski e avvicinandosi sempre più verso quello di CD Projekt Red.
Dopo aver realizzato La Casa di Vetro, Paul Tobin e Joe Querio tornano sul secondo fumetto dal titolo “I Figli della volpe”.
Geralt si trova nelle terre di confine tra Redania e Temeria, vicino al delta del fiume Pontar, insieme al nano Addario Back è in cerca di un’imbarcazione diretta a Novigrad. Giunti al porto di Windley, nelle Terre Selvagge, i due fanno la conoscenza di Kevenard van Vliet, proprietario della nave Profeta Lebioda. Decidono, dunque, di salire a bordo e di unirsi alla compagnia di mercanti diretta a Novigrad; di lì a poco, Geralt verrà a scoprire che la banda aveva assassinato la figlia di un’aguara o vulpess, ovvero una volpe femmina mutaforme in grado di provocare illusioni molto potenti, e si troverà costretto a difendere la banda dalle illusioni dell’aguara che li sta inseguendo in cerca di vendetta per l’uccisione della figlia.
Questa volta Tobin decide di ispirarsi a un intermezzo del romanzo “La Stagione delle Tempeste”, compiendone quasi una trasposizione se non fosse per alcuni cambiamenti, come l’inserimento di personaggi inediti e la modifica di alcuni eventi tra cui il finale, dando un senso di conclusione totalmente diverso. I personaggi trasposti sono però resi in maniera molto fedele, nonostante il passaggio da un media all’altro. Questo sarà l’ultimo volume in cui Joe Querio si occuperà dei disegni.
“La Maledizione dei Corvi” è il terzo fumetto sullo strigo. Alla scrittura rimane sempre Paul Tobin, accompagnato da tre scrittori di CD Projekt RED: Borys Pugacz-Muraszkiewicz e Karolina Stachyra per la storia e Travis Currit ai dialoghi, mentre ai disegni Piotr Kowalski prende il posto di Joe Querio.
Geralt e Ciri sono stati ingaggiati per uccidere una strige nei pressi di Novigrad: l’operazione si complica con l’arrivo di Yennefer e di Elid, un ragazzo che può trasformarsi in un corvo e che intima a Ciri di lasciar perdere il contratto. I due witcher decidono lo stesso di proseguire e si mettono alla ricerca della strige, ma Geralt scoprirà a sue spese che il passato è tornato a perseguitarlo e dovrà agire di conseguenza.
Questo volume è il primo ad essere ambientato dopo The Witcher 3: Wild Hunt, rendendo dunque “canonico” uno dei tre finali presenti nel gioco. Il fumetto alterna per tutto il tempo dello svolgimento degli eventi dei flashback in cui Geralt racconta a Ciri il suo scontro con la strige, avvenuto nel racconto “Lo Strigo” di Sapkowski. La trasposizione, come successo già con il fumetto I Figli della Volpe, si prende alcune libertà. Nelle parti finali del volume è presente un altro flashback che racconta un evento molto crudo e che potrebbe dar fastidio ai lettori più sensibili. I disegni di Kowalski sono molto meno ispirati rispetto a quelli di Joe Querio, che avevano uno stile più originale. Capiterà molto spesso, tra l’altro, di trovare dei volti appena abbozzati quando i personaggi non si trovano in primo piano.
“Killing Monsters”, scritto da Tobin e disegnato da Max Bertolini, è un fumetto edito per accompagnare il lancio di The Witcher 3.
Geralt e Vesemir si trovano a Vorune, una città nella Terra di Nessuno e da poco finita sotto il dominio di Nilfgaard. Mentre sono in cerca di una pista per trovare Yennefer si imbattono in un gruppo di soldati Nilfgaardiani che abusano del proprio potere per usare violenza contro gli abitanti del villaggio; sarà un luogotenente Nilfgaardiano a spiegare a Geralt che i cittadini sono nervosi per via di un demone che sta uccidendo gli abitanti di Vorune e di qui la necessità dell’intervento imperiale. I due witcher decidono perciò di accettare il contratto: seguendo le tracce del demone si imbatteranno in degli omicidi che sembrano non essere riconducibili al mostro.
Questo volume anticipa gli eventi che vengono mostrati nel trailer Killing Monsters. Inoltre è possibile leggerlo digitalmente, in italiano, dopo aver acquistato The Witcher 3. I disegni di Bertolini si sposano perfettamente con le atmosfere dello strigo, pur non essendo troppo dettagliati. Le ombre costanti sui volti riescono a dare al fumetto la giusta atmosfera, mentre per quanto riguarda i colori si rivelano essere troppo spenti e poco vari.
Tutti i fumetti di cui abbiamo parlato fin ora sono usciti in origine in volumi singoli e successivamente raccolti in un omnibus di 440 pagine pubblicato sempre dalla Dark Horse ed edito in Italia da Panini Comics.
Dopo la pubblicazione dell’omnibus, è arrivato sul mercato un altro volume singolo dal titolo “Di Carne e Fiamma”, sempre edito da Dark Horse e in Italia da Panini Comics. Questa volta Paul Tobin, che fino ad ora aveva partecipato alla stesura di tutti i fumetti, non figura più come autore e il suo posto viene preso da Aleksandra Motyka, una delle scrittrici di The Witcher 3, mentre ai disegni troviamo l’artista polacca Marianna Strychowska.
Geralt viene convocato a Novigrad da mastro van Schagen, un vecchio amico: il suo scopo è scoprire chi incontrasse la figlia del mastro, di notte, superando le guardie della torre. Dopo essersi appostato, Geralt viene a conoscenza del fatto che non si trattasse di un vampiro – come immaginato – ma del suo amico Dandelion, il quale si era impossessato di un baule magico in grado di teletrasportarlo dove volesse. I due compagni, involontariamente, attivano una formula del baule che li teletrasporta ad Ofier, nella corte di re Nibras: dopo esser stati fatti prigionieri, i due decidono di spacciarsi per un principe e per il witcher Lambert e stringono un accordo con il sovrano nel quale è stabilito che avrebbero catturato lo strigo Geralt di Rivia, uccisore del principe Sirvat trasformato in rospo. Il witcher fa la conoscenza di Hatun Radeyah, la maga di corte, la quale gli racconta di aver guarito la concubina del re; da allora sono cominciati a verificarsi numerosi omicidi e chiede al witcher di risolvere il mistero, promettendo in cambio di far scappare lui e Dandelion dalla corte. Geralt si troverà dunque costretto ad indagare sui delitti e ad affrontare mostri e umani, fino a scoprire chi fosse a celarsi dietro i fatti scabrosi di Ofier.
Anche questo volume è ambientato dopo il finale di The Witcher 3. Dandelion racconterà infatti cosa è successo tra lui e Priscilla (compagna che aveva in The Witcher 3). Tra tutti i fumetti usciti, Di Carne e Fiamma è il fumetto più debole dal punto di vista della scrittura. I disegni migliorano rispetto a La Maledizione dei Corvi ma restano comunque poco originali, mentre le atmosfere tetre si perdono completamente lasciando spazio a dei colori molto vivaci e accesi che stonano un po’ con le avventure avute dallo strigo nei fumetti precedenti. L’unico lato interessante è quello di aver avuto la possibilità, grazie al fumetto, di vedere Ofier, regione che non avevamo avuto modo di vivere nei videogiochi.
Esistono altri due fumetti di CD Projekt Red sul witcher, non pubblicati dalla Dark Horse: “Reason of State” e “Matters of Conscience”, pubblicati soltanto in versione digitale in inglese e polacco. Entrambi i fumetti sono stati scritti da Michał Gałek e disegnati da Arkadiusz Klimek. Il primo è scaricabile dopo aver acquistato The Witcher 2: Assassins of Kings, mentre il secondo dopo aver acquistato l’espansione Hearts of Stone di The Witcher 3.
Reason of State è ambientato nel 1262, dopo la prima guerra del Nord, nel castello della casata di Creigiau situato nel principato di Malleore. Geralt viene ingaggiato dal castellano Lazare per uccidere un Leshen che sta provocando numerose morti; tuttavia, ben presto il witcher scoprirà che si cela qualcos’altro dietro alle uccisioni e proverà nel frattempo a far riappacificare quel che rimane della famiglia Creigiau.
Reason of State si rivela essere uno dei migliori fumetti sullo strigo, con una trama intricata e ben scritta, totalmente slegata dai videogiochi. Anche i disegni di Klimek lasciano molto soddisfatti sul lato artistico.
Matters of Conscience è ambientato nel 1271, a Vergen, dopo l’assedio di Re Henselt avvenuto in The Witcher 2. Geralt viene convocato per aiutare un gruppo, guidato da Saskia e Yarpen, a cacciare un chelonodraco o tartarudraco colpevole diavere ucciso molti nani. Al gruppo si unisce anche il famoso nano Barclay Els, appena nominato capovillaggio di Vergen, il quale aveva intimato al gruppo di lasciar perdere la faccenda del chelonodraco senza ottenere alcun risultato. La caccia al mostro si rivela essere, però, più complicata del previsto e tutta la banda ne subirà le conseguenze.
La struttura di Matters of Conscience alterna, per tutto il fumetto, dei flashback in bianco a nero a scene a colori ambientate nel presente. Mantiene una qualità di scrittura e artistica di alto livello, seppur un po’ sottotono rispetto al precedente Reason of State. Tra tutti i fumetti è quello che punta più sulla risposta emotiva del lettore ed è interessante anche il fatto che venga narrato per tutto il tempo dal bardo Dandelion. Lo scopo principale del fumetto è quello di far sapere al lettore che fine hanno fatto Iorveth, Saskia e Yarpen, personaggi non presenti nel terzo capitolo videoludico.
Ci sentiamo di consigliare i fumetti soprattutto a chi conosce lo strigo tramite i videogiochi, specialmente se non si è ancora sazi delle numerose quest secondarie presenti nei tre giochi; allo stesso modo, saranno graditi anche a chi conosce il witcher tramite i libri di Andrzej Sapkowski, segnalando però a quest’ultimi di non aspettarsi una trasposizione dello strigo letterario ma di quello di CD Projekt Red con annesso un po’ di fanservice. Sconsigliamo, invece, la lettura come primo approccio a chi non ha avuto ancora modo di conoscere Geralt di Rivia.
La Dark Horse ha annunciato, inoltre, un nuovo fumetto autoconclusivo dal titolo Fading Memories, che continua la pubblicazione a fumetti sul witcher: ne attendiamo frementi la pubblicazione da parte di Panini Comics nel nostro paese.
CM