Special guest: San Valentino
San Valentino. Amato e odiato, celebrato e bistrattato, idolatrato e annichilito.
Ogni anno, in questo giorno, le città si vestono dei toni dell’amore. Le vetrine dei negozi sono invase da orde di cuoricini di ogni dimensione e colore, le radio passano canzoni melense e le emittenti televisive fanno a gara a chi manda in onda il film più strappalacrime nella storia del cinema. Un vero paradiso per romantici e innamorati, che prendono spunti per i loro bigliettini amorosi; un autentico inferno per i cinici che, fiaccati dall’ennesimo featuring tra il trapper di turno e la cantante neomelodica o dalle frasi dei cioccolatini in perfetto stile 3msc, sono destinati a soccombere miseramente tra glitter nei colori moda e l’ultimo ciondolo in voga tra le influencer.
Per il mondo dell’intrattenimento questa ricorrenza è una fonte di eterna ispirazione, un paniere ricolmo di leccornie a scopo di lucro.
Cinema e serie tv banchettano lautamente sulla tavola di Cupido da anni e hanno dato vita ad un caleidoscopio di Valentini e Valentine in grado di soddisfare e stuzzicare anche i palati più esigenti.
Parlando di Serie TV, è sicuramente il genere comedy quello che offre più occasioni di leggerezza ed un ampio ventaglio di possibilità di scelta; la celebrazione dell’amore, però, è un bocconcino troppo ghiotto ed anche altri generi ne hanno voluto un assaggio.
La mente potrebbe vacillare pensando di accostare S. Valentino ad un medical drama ma, come ormai ben noto, a Shondaland tutto è possibile e Grey’s Anatomy, quasi ad ogni stagione, propone l’episodio dedicato alla festa degli innamorati. Sebbene si tratti di una serie dai contenuti emotivi molto intensi, la presenza di questo elemento frivolo riesce a non stravolgere le linee narrative fondamentali – così come il profilo dei personaggi – infilandosi tra le trame senza sovvertire l’ordine precostituito.
Un esempio esplicativo potrebbe essere l’episodio della sesta stagione: “Il massacro del giorno di San Valentino“. Al pronto soccorso arrivano alcune coppie che sono rimaste ferite dopo il tetto del ristorante in cui stavano cenando la sera di San Valentino è crollato. Come in ogni episodio le vite e le parole dei pazienti si fondono con quelle dei medici fino a diventare un unico libro scritto a più mani. Anche se gli strumenti chirurgici prendono il posto delle posate d’argento e i pazienti indossano un camice come abito da sera, l’amore non è solo nel testo di una canzone in sottofondo, ma diventa un’orchestra che continua a suonare per tutto l’episodio.
È decisamente nelle comedy, però, che Cupido si sbizzarrisce e si mostra allo spettatore in tutti i suoi abiti di scena. Gli scambi di battute molto veloci, la libertà di linguaggio e la varietà dei temi trattati sono solo alcuni degli elementi che consentono a questo genere di dare un ruolo centrale alla ricorrenza fino a renderla protagonista, prima donna e, talvolta, deus ex machina che risolleva le sorti di una serata o di una vita intera.
Sheldon Cooper è decisamente uno dei Valentini più atipici nell’universo privato dedicato agli episodi di questa festività: il suo ingresso nel mondo dei fidanzati è uno spettacolo tenero ed esilarante in egual misura.
Nell’episodio della settima stagione, “La manipolazione della locomotiva“, Sheldon fa coppia fissa con Amy; festeggiare S.Valentino è incluso nell’accordo tra fidanzati ma, sfortunatamente per Amy, non vi è inclusa la clausola di essere anche romantici.
La neurobiologa quindi è “costretta” ad avvalersi di un barbatrucco per ottenere quel che vuole e organizza una serata su un vagone restaurato che il suo lui, appassionato di treni, non può proprio rifiutare. L’intero episodio poi, mostrerà che arrivare a quel che si vuole non sempre è così facile e che per ottenere un bacio si può dover passare per una lite in grande stile.
È la serata di S. Valentino stessa a dirigere le sorti in quei venti minuti e spiccioli. Le scene si spostano in location diverse dalle solite e viene cambiata l’intera struttura dell’episodio. Riti come mangiare tutti intorno al tavolino in salotto, o il pranzo alla mensa dell’università, lasciano il posto ad un ristorante situato all’interno di una vecchia locomotiva a vapore.
Per Jessica Day, nell’episodio della sesta stagione Operazione Lince, San Valentino fa rima con solitudine – ma niente scene tra pop-corn e disperazione. La nostra occhialuta eroina, infatti, decide a tavolino di essere felice e di non pensare al fatto che trascorrerà da sola la notte più romantica dell’anno. Sarà Gordon Ramsay in persona, a vestire i panni di un esuberante Cupido e a farle ammettere che la sua recita è stato un fiasco. La conclusione riesce ad essere un inno all’amore senza perdere la sua cifra stilistica e, tra un sorriso e una mezza lacrimuccia, anche i cuori più coriacei perdono qualche colpetto.
In questo atipico gotha di Valentini non può mancare colui che ha sfidato baldanzosamente Cupido e tutta la sua cricca in un’armatura firmata Armani nell’episodio “L’anima gemella“.
Il modo unico di impadronirsi della scena di Neil Patrick Harris, unito allo stile inconfondibile della scrittura, rendono esilarante la scena durante la quale Barney Stinson si inventa uno dei suoi modi per sminuire tutto il romanticismo e le aspettative e si cala nel ruolo che gli è più congeniale: quello dell’uomo affamato di conquiste a coinvolgimento zero. La struttura corale dell’episodio non viene minimamente intaccata e i vari personaggi si avvicendano e si intrecciano fino alla sigla finale.
Nomi di serie e numero di episodio potrebbero continuare all’infinito così come questa passeggiata tra le Serie TV per andare a scovare Valentini atipici, capire quanto di non detto ci possa essere in una scena e quanto l’umanità che vediamo sullo schermo sia una sorta di specchio di quella che viviamo noi.
Buona visione e Buon San Valentino
SL