La briscola in cinque: sesso, droga e vecchi al bar
Nelle località di provincia c’è sempre una costante: dei pensionati che, tra una bestemmia e l’altra, giocano a carte al bar. Pineta, località balneare (immaginaria) del romanzo in questione, non fa eccezione. E Marco Malvaldi lo dimostra con il romanzo La briscola in cinque.
Al BarLume, si ritrovano con costanza giornaliera gli illustri Pilade Del Tacca, reduce dalle fatiche di impiegato comunale; Aldo Griffa, proprietario del rinomato ristorante “Il Boccaccio”; Gino Rimediotti, un Sam “Porter” Bridge d’altri tempi e Ampelio Viviani. Taluni potrebbero definire Ampelio un poeta maledetto, vista la sua proprietà di linguaggio e capacità espressiva. Il Viviani, inoltre, è il nonno del proprietario e barista del BarLume, Massimo Viviani. Massimo, a detta sua, è un uomo troppo curioso per poter vivere in tranquillità.
I pensionati spesso sono causa di disturbo per Massimo ma custodiscono due tesori inestimabili. Il primo è la briscola in cinque, che garantisce divertimento assicurato. Il secondo è la chiacchiera da bar. Grazie ad essa non solo è possibile venire a conoscenza di segreti indicibili ma si possono comunicare informazioni di vitale importanza.
Proprio grazie al quartetto giurassico e alla sua curiosità, Massimo si troverà ben presto ad indagare in un caso di omicidio. E un omicidio, in un posto come Pineta, è un’attrazione forte tanto quanto la discoteca aperta dalla Pro Loco. Il caso porta a galla problemi tipici della provincia: ragazzi annoiati che entrano nel giro della droga, malelingue che condannano prima dei magistrati, elitarismo e povertà.
L’intrigo costruito da Malvaldi funziona e il colpo di scena finale risulta efficace. La prosa è molto scorrevole, il ritmo è incalzante e le intuizioni di Massimo Viviani risultano essere sensate e non pretestuose. Ma ciò che rende La briscola in cinque un’opera a modo suo irriverente e indimenticabile sono i personaggi che popolano Pineta.
Solo Massimo e il gruppo della bocciofila possono sorreggere l’intero romanzo. Fortunatamente, però, sono presenti anche altri personaggi degni di nota. Come l’infallibile Dottore Commissario Vinicio Fusco o Tiziana, la seconda barista del BarLume.
La briscola in cinque di Marco Malvaldi è un giallo breve ma valido. Sancisce l’inizio di una serie di romanzi, I delitti del BarLume, che promette divertimento e intrighi. Grazie alla sua prosa leggera e all’irriverenza dei personaggi è un’opera che merita di essere letta. Che sia sotto l’ombrellone o tra un esame universitario e l’altro.
AD