Autore: Beatrice Vanacore
Vi è mai capitato di sognare di muovervi in una casa dalle dimensioni indefinibili, labirintica?
Se sì, magari vi sarete sentiti estasiati dal girare per enormi sale addobbate, o divertiti dallo spiare, invisibili agli occhi di tutti, ciò che accade nelle stanze dall’intercapedine delle pareti; o, forse, vi sarete sentiti spaesati, un filo terrorizzati, dall’essere intrappolati in una grossa magione dalla quale non è possibile evadere.
Swallow, guida contorta per assumere il controllo
Swallow parla di controllo e vi farà stare fisicamente male. Carlo Mirabella-Davis ha scritto e diretto (e parliamo, inspiegabilmente, di un’opera prima) un film dalla bellezza disarmante, caricato di una componente sensoriale che raramente capita di trovare.
Squid Game: uomini e società
Per spiegare l’impatto che la serie coreana ha avuto sui suoi spettatori, basti pensare che, oltre ad essersi aggiudicata un primato non da poco (è la più vista su Netflix in oltre novanta paesi), ha rilanciato le vendite di un singolo modello di Vans, ispirato trend sui social, e, con ogni probabilità, sarà il motivo per il quale le mura di Lucca si tingeranno di rosso e verde nei giorni del Comics.
Love, Death & Robots: John Scalzi e il prezzo della risata
Nell’era d’oro delle serie televisive, quella che da qui a qualche anno stiamo vivendo, un tipo specifico di prodotto si sta timidamente facendo largo nei palinsesti dei maggiori distributori online: le serie antologiche.
Il treno per il Darjeeling: tre itinerari diversi, due mete uguali
La pellicola nasce da un viaggio intrapreso dagli sceneggiatori, legati da un forte legame di amicizia, in India per volontà di Anderson, profondamente affascinato dal paese.
La finestra sul cortile: un esempio di soggettiva
Dei cinque sensi dei quali l’essere umano è potenzialmente provvisto, è la vista quello che maggiormente plasma e governa la sua percezione del mondo.
Master of None – Moments in Love: un ritorno inatteso
Master of None nasce nel lontano 2015 e racconta la storia di un giovane uomo, Dev (Aziz Ansari), con un punto di vista squisitamente soggettivo e dai toni dolceamari della più sottile dramedy. Dev è figlio di immigrati indiani di prima generazione.
Storia di un matrimonio fra il calamaro e la balena.
Il film racconta la storia della coppia composta da Charlie (Adam Driver), un talentuoso regista teatrale d’avanguardia, e Nicole (Scarlett Johansson), l’attrice di punta della compagnia. Già dalla prima scena, Baumbach costruisce un meccanismo che ci spinge all’immedesimazione con i personaggi.
Thomas Was Alone e animacy: anatomia di un gioco
È il 2010 quando Thomas Was Alone, gioco di Mike Bithell, vede la luce. Esce inizialmente come browser game ma, nel giro di pochi anni, approda su diverse console oltre che su Android e iOS; nel febbraio del 2021 viene lanciato anche su Nintendo Switch.
The Square: i labili confini di arte e morale
Christian (Claes Bang) è il curatore di un museo di arte contemporanea a Stoccolma, l’X-Royal, ma è trattato quasi alla stregua di una rock star. È un uomo che sembra avere tutto: è apprezzato, decisamente abbiente, affascinante, istruito. È potente.
Sto pensando di finirla qui: il lato oscuro della Manic Pixie Dream Girl
Lo scorso quattro settembre è uscito, in esclusiva per Netflix, "Sto pensando di finirla qui," pellicola ispirata all’omonimo romanzo di Iain Reid. Si tratta del terzo film, dopo Synedoche, New York e Anomalisa, ad essere scritto e diretto da Charlie Kaufman - sceneggiatore, fra gli altri, di Eternal Sunshine of the Spotless Mind, criminalmente tradotto con quel titolo.
Dietro ponti e mele: il simbolismo di Pieces of a Woman.
Lo scorso sette gennaio, Netflix ha deciso di lanciare una scoccata assestata ad arte ai cuori più fragili. Pieces of a Woman è una storia cruda, sgorgata dalla penna di Kata Wéber e catturata dalla delicatissima regia di Kornél Mundruczó, in grado di mostrare la storia di Martha così com’è: una storia che di delicato ha veramente poco.