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Cover La Fortezza

La Fortezza (Donjon) di Joann Sfar e Lewis Trondheim

Prendete umorismo, avventura e satira, aggiungete un po’ di parodia del fantasy Sword and Sorcery e di quello alla Dungeons & Dragons ed avrete come risultato La Fortezza (Donjon, in lingua originale) di Joann Sfar e Lewis Trondheim.
Pubblicato in Italia da
Bao Publishing, La Fortezza è uno dei fumetti francesi più importanti e ambiziosi di sempre. Lo scopo degli autori era quello di pubblicare 300 volumi coinvolgendo altri colleghi e spaziando temporalmente da un volume all’altro. Nel 2014, però, il piano ambizioso dei due fallì e si fermò a 36 volumi, dando per fortuna una conclusione alla serie. Sembra però che attualmente siano ripresi i lavori sull’opera, per la gioia di tutti gli appassionati.


La struttura narrativa de
La fortezza è piuttosto intricata: in Italia, infatti, non verrà pubblicata seguendo l’ordine di pubblicazione francese o di serie per serie, ma secondo un ordine strutturato a livelli dagli autori stessi. L’opera è organizzata in sei volumi: Zenit, composto da 6 episodi, è già uscito. A dicembre uscirà il secondo – Il Crepuscolo della Fortezza da 101 a 103 più Mostri della Fortezza 3 e 4 – e successivamente altri quattro tra il 2020 e il 2021. Per approfondire meglio il discorso vi rimandiamo al piano editoriale.

Protagonista della storia è innanzitutto La fortezza. Gestita come un’azienda, con direttore e sottoposti, ognuno con la sua determinata mansione. Piena di tesori e trappole, infestata da mostri che la proteggono e popolano: una vera e propria attrazione per tutti gli avventurieri in cerca di gloria, che però molto spesso non vi escono più, contribuendo ad aumentarne fama e ricchezza. Poi troviamo Herbert, un papero che – a causa del ritrovamento di una cintura che non consente di estrarre la spada in essa contenuta fino al compimento di tre grandi imprese – passa dallo status di tuttofare a quello di aspirante eroe; Marvin, un drago la cui fede gli impedisce di colpire chi lo insulta. Al servizio del Guardiano, si ritroverà a fare da guardia del corpo ad Herbert e, infine, Il Guardiano. Direttore della Fortezza, temuto ma allo stesso tempo ammirato, gestisce il personale e si occupa di regolare il cibo, l’illuminazione e la temperatura di ogni creatura, affinché sia in forma contro i visitatori.

Disegni di Boulet

Lo stile grafico è molto particolare, un po’ stilizzato e deforme. All’inizio può non convincere, ma andando avanti con le pagine ci si accorge sempre di più che è perfetto per la storia che racconta. Fino al quarto volume ci si chiede come sarebbe stata la storia narrata con uno stile di disegno più realistico, ed ecco che negli ultimi due volumi interviene come disegnatore Boulet, il quale fa acquisire alla trama epicità a discapito di quel tocco di stramberia che precedentemente caratterizzava il tutto. In entrambi gli stili però quello che non manca è la cura per i dettagli, tipica del fumetto europeo: molto spesso gli autori ci narrano o ci danno spiegazioni silenziosamente, tramite oggetti o personaggi che si muovono sullo sfondo, chiedendoci di non focalizzare la nostra attenzione soltanto sui dialoghi in primo piano ma anche su ciò che vi è dietro.

La comicità de La Fortezza strappa più di una volta una risata, lasciando percepire l’intento degli autori di far divertire il lettore, oltre a fargli vivere le emozioni dell’avventura tipico del fantasy. Uno dei maggior pregi del fumetto è però il non basarsi soltanto sulla comicità: La Fortezza ha al suo interno anche momenti seri, che fanno riflettere sui contesti sociali che condizionano la nostra vita e influenzano la nostra quotidianità. È anche grazie a questo che i personaggi non rimangono mai fermi sullo stesso piano, ma evolvono dopo ogni avventura ed esperienza affrontata – episodio dopo episodio – e quando arriverete alla fine del primo volume vi accorgerete, dopo qualche ora, di sentire già la loro mancanza.
 
CM