L’America selvaggia tra passato e presente in Lonesome Dove di Larry McMurtry
Lonesome Dove di Larry McMurtry ha segnato nella letteratura western un punto fondamentale, diventando ben presto un vero classico e pietra miliare del genere.
Vincitore del premio Pulitzer nel 1986 e adattato come miniserie televisiva con protagonisti Robert Duvall e Tommy Lee Jones, il successo fu tale da dare il via al revival del western al cinema culminato poi in Balla coi lupi.
Tra Eroi e Fuorilegge: l’Odissea attraverso l’Ovest
In un polveroso paesino al confine tra Texas e Messico, due ex (e scapestrati) ranger, Augustus McCrae e Woodrow Call, si reinventano come allevatori di bestiame ammazzando il tempo tra whiskey e duro lavoro. Sarà l’arrivo del loro vecchio e irresponsabile compagno, Jake Spoon, e i suoi racconti sui verdi pascoli del Montana ad accendere la miccia della loro irrequietezza e a spingerli verso un’ultima folle avventura. Inizia così la loro odissea per portare una mandria di bovini attraverso il West per essere tra i primi a fondare un ranch nello Yellowstone.
In Lonesome Dove ritroviamo così tutti i cliché che hanno fatto di questo libro una vera leggenda del genere: Cowboy, prostitute, pionieri, indiani, fuorilegge. Le cui storie si intrecciano a quelle di McCrae e Call e pongono l’accento su un’epoca ormai al tramonto.
Eroi desueti vittime del progresso
La Guerra civile ormai è terminata, non si incontrano più banditi messicani né Indiani.
L’autore descrive quindi un’America a cavallo tra due ere. Tra passato, simboleggiato proprio dalle mandrie e dai leggendari cowboy a cavallo, e il presente segnato ovviamente dall’arrivo della ferrovia.
Il filo conduttore è infatti il cambiamento. Gus e Call ormai vecchi sono baluardi del passato, di un mondo desueto, leggende non più necessarie nell’Occidente moderno e che guarda al futuro.
Un momento storico di passaggio, in cui il mito del West è però ancora forte. È proprio questa visione romantica che l’autore smonta e distrugge, descrivendo piuttosto gli aspetti più cupi e crudeli, in cui spiccano le bassezze degli uomini.
Allo stesso tempo però esalta il coraggio degli abitanti della frontiera, il loro ingegno per sopravvivere in un territorio ancora così ostile e selvaggio.
Una natura spietata che mette alle strette questa vasta rosa di personaggi e fa emergere il loro vero carattere nelle situazioni di reale pericolo.
Una cavalcata nell’America più selvaggia
Grande protagonista del romanzo resta però il paesaggio. Dall’arido Texas fino al lussureggiante Montana, in questo epico viaggio attraverso le Grandi Pianure vediamo un’America ormai perduta: incontaminata, affascinante e pericolosa.
Non a caso le fedeli compagne di viaggio dei nostri eroi sono la Paura e la Morte: dai serpenti, alle malattie, fino agli indiani e ai banditi, il West è un mondo che non perdona gli errori.
Iconica, a proposito, è la scena dei Mocassini d’acqua (ben rappresentata anche nella serie tv), necessaria a mostrare ai nostri eroi, fin dall’inizio del loro viaggio, il destino avverso in una terra tanto splendida quanto ingannevole, in cui qualsiasi distrazione viene pagata cara, con perdite inaspettate e insensate.
Western realistico con un tocco di mito
Lonesome Dove di Larry McMurtry è IL classico americano, un libro che ha definito il genere western che con tono malinconico e nostalgico mostra una suggestiva dicotomia tra passato e presente di un’America selvaggia che si affaccia alla modernità. Un aspetto affascinante che ha tratteggiato spesso il genere western in differenti media, tra cui i videogiochi con il capolavoro Rockstar Red Dead Redemption e Red Dead Redemption 2.
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