Ebbene sì, The Phantom Pain è un Immersive Sim
Con la recente uscita di The Legend of Zelda: Tears Of the Kingdom (Nintendo, 2023), si è riaperta la discussione su Immersive Sim, struttura dell’open world e gameplay emergente e, un po’ ovunque, solo gli ultimi due temi hanno occupato uno spazio centrale nel dibattito. Risulta quindi doveroso rimettere la chiesa al centro del villaggio, concentrandosi sul primo – o quasi – Immersive Sim open world “made in Japan”: Metal Gear Solid V: The Phantom Pain (Konami, 2015).
Oltre il sogno americano: Banana Fish e J. D. Salinger
A un primo ascolto pare un nome buffo, innocuo addirittura, ma è in realtà presagio di morte. Porta con sé dolore e sventura, e il solo udirne il nome fa accapponare la pelle. Bananafish – o pescebanana – è un personaggio, o sarebbe meglio dire un concetto, ideato dallo scrittore statunitense J. D. Salinger all’interno del racconto “Un giorno ideale per i pescibanana”…
Playdead: il silenzio è di chi lo riempie
Le monache appartenenti alla comunità di Vitorchiano dell’Ordine Cistercense della Stretta Osservanza – meglio conosciuto come Ordine Trappista – cantano questo inno nel primo dei sette momenti comuni di preghiera giornaliera, alle tre e mezza del mattino. Molto prima dell’alba, in un momento ovviamente di silenzio assoluto, le monache si ritrovano per ricordarsi che in quel silenzio è più facile riconoscere, abbracciare e rapportarsi con il “Mistero”, cioè con Dio, un Dio inconoscibile se non per Sua stessa iniziativa.
Far Cry 2 – 2008/2024: Affinità-Divergenze Postcoloniali tra il compagno Hocking e noi
Far Cry 2 è un anomalo oggetto pop. La sua uscita sul mercato, avvenuta in un momento di profondo cambiamento dell’industria del videogioco, del racconto giornalistico e dell’analisi critica e accademica a essa associati, è stata tanto snobbata dal grande pubblico quanto soggetta a un numero importante di approfondimenti e studi.
La matassa dell’Airone
Diffuso nelle sale giapponesi dalla Toho nel luglio del 2023 e a gennaio di quest’anno nelle nostre sale (e non solo), l’ultimo film diretto da Hayao Miyazaki Il ragazzo e l’Airone ha richiesto circa sette anni di lavoro, per poi riscuotere parecchio successo al botteghino in pochi giorni. Solitamente, più si procede nella carriera di un creativo e più è facile trovare spaccature nel pubblico per quanto riguarda le impressioni riguardo le sue opere.
Robert Nozick avrebbe giocato a Starfield
C’è un nonsoché di intrinsecamente libero nello spazio – per sua stessa natura res nullius, frontiera, dimensione troppo grande per essere assoggettata alle leggi che generalmente regolano l’acquisizione dei beni nell’attualità umana. Un luogo che non può essere raccontato attraverso la pietra angolare di ogni grande teoria liberale, cioè la proprietà privata, perché incapace di essere da essa contenuto a livello concettuale.
Mass Effect e l’happy ending di Shepard: omaggio o rivalsa?
di Francesco Toniolo
È giusto che il comandante Shepard della serie Mass Effect abbia il suo lieto fine? È una sorta di diritto dei personaggi finzionali? È una domanda che si sono posti in molti. Basta cercare “happy ending for Shepard” su Google (o ricerche analoghe) per trovare un gran numero di discussioni nei forum.
Chibi-Robo e la non violenza nei videogiochi
Fin dagli albori del medium, uno degli obiettivi più popolari e diffusi nei videogiochi è stata la prevaricazione o la distruzione fisica di un qualsivoglia avversario o antagonista, diffusa in così tanti generi e contesti diversi da rendere una constatazione così elementare quasi nebulosa col passare del tempo.
Perché continuo ad amare Nintendo
Nintendo è senza dubbio una delle aziende più influenti nella storia dei videogiochi. Non dovrebbero servire grandi presentazioni per ricordarla a tutti: fondata nel 1889 come produttrice di carte da gioco…
The Last Express: plus ça change…
Parigi, primi anni novanta. Un giovane newyorkese si gode un periodo sabbatico studiando cinema, girando documentari e innamorandosi dell’Europa. Un’amica e collega, raggiungendolo dopo un viaggio notturno in treno da Berlino, interrompe il suo idillio con queste parole…
Eternal Darkness non è un gioco lovecraftiano
Eternal Darkness: Sanity’s Requiem (Silicon Knights, Nintendo, 2002) è un titolo che, come le maledizioni più persistenti e potenti, si manifesta puntuale allo scoccare della mezzanotte fra i discorsi degli appassionati dei videogiochi survival horror.
Le sberle di Monkey Island sono un atto d’amore
Non è un mistero, o non dovrebbe esserlo, quanto la saga di Monkey Island sia stata rappresentativa, nella storia dei videogiochi tutta. Questo è vero in particolare per quel periodo storico che coincide con l’età dell’oro del genere delle avventure grafiche “punta e clicca” e che va all’incirca dalla seconda metà degli anni ’80 alla fine degli anni ’90.
Da Pecoranera a Tassofrasso: Harry Potter e le magie della traduzione
Lumos! Sentite nell’aria un po’ di magia? È perché oggi torniamo a parlare del maghetto più amato dai lettori di tutto il mondo. Ma non preoccupatevi, non vogliamo ammorbarvi con l’ennesimo elogio alla saga di Harry Potter, né tantomeno azzardare l’ennesima teoria su tematiche e analogie presenti nel mondo creato da J. K. Rowling.
NORCO: un “petroleum blues” tra psicogeografia e letteratura
Con sempre maggiore frequenza giornalisti, creator e critici tendono a comparare con troppa facilità e immediatezza i videogiochi che analizzano. Se questo atteggiamento da un lato è comprensibile, data la mole di contenuti che esce periodicamente, si rischia però di fare un torto a quei titoli che solo in apparenza e a uno sguardo superficiale paiono riprendere esperienze simili.
Uomini che creano mostri, tra orrore e psicanalisi
La letteratura, in particolar modo quella fantastica, è da sempre terreno fertile per l’analisi dell’interiorità umana. Non stupisce dunque che alcuni romanzi abbiano anticipato di decenni le teorie poi sviluppate dalla psicoanalisi.piccoli uomini, capirà essere addirittura comune.
Il Plusv-Aloy, tra fatturato e battaglie sociali
di Pietro Iacullo
Horizon Forbidden West è stato accompagnato sugli scaffali da uno dei soliti stunt pubblicitari in pompa magna di Sony: mentre il gioco arrivava nei negozi è stata esposta prima a Firenze e poi in altre città italiane una statua della protagonista.
I crimini del futuro sono accettabili
David Cronenberg (Rabid, 1977; Videodrome, 1983; Existenz, 1999) ha sempre avuto un rapporto estremamente semplice con la carne. Almeno fino all’uscita nelle sale cinematografiche di Crimes of the Future (2022).
Che cosa resta di Dragon Age
Dragon Age: Inquisition, il polarizzante terzo capitolo della polarizzante saga fantasy made in BioWare, a otto anni dalla pubblicazione sembra quasi dimenticato, sostanzialmente nascosto sotto a un tappeto.